Realizzazione di impianti dentali a Roma

I dentisti dello Studio Odontoiatrico della Dott.ssa Cristiane Lapa a Roma si occupano della realizzazione di impianti dentali, necessari quando bisogna sostituire un dente naturale perso per varie cause.

Questo procedimento prevede l'installazione di una radice in titanio, materiale molto resistente, compatibile e accettato dall’organismo, che viene inglobata completamente nell’osso secondo un processo chiamato osteointegrazione.

L’osso circonda l’impianto dentale che, proprio per questa perfetta aderenza diventa stabile.

Successivamente, grazie ad un pilastro collegante la radice in titanio con la cavità orale, si applica la corona dentale.

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Osteointegrazione

I tempi che permettono all'osso di inglobare la radice in titanio variano: se l'osteointegrazione avviene nell'osso mandibolare, che è più compatto, vanno da circa un mese e mezzo a tre mesi mentre per l’integrazione nell’osso mascellare vanno da circa un mese e mezzo a sei mesi.

Talvolta è possibile, a seconda dei casi, posizionare la protesi contemporaneamente all'inserimento degli impianti dentali.

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Tecniche chirurgiche adottate per l'implantologia dentale

Le tecniche di inserimento degli impianti dentali possono essere di due tipi:

  • • Tecnica a due tempi, che prevede un doppio intervento chirurgico.
    Nel primo si inseriscono gli impianti dentali nell’osso e si coprono con la mucosa, totalmente o parzialmente.
    Nel secondo intervento chirurgico, che avviene quando il processo di osteointegrazione è terminato, gli impianti dentali vengono esposti nel cavo orale ed utilizzati per la protesi.
  • Tecnica ad un unico tempo, si effettua un solo intervento chirurgico, durante il quale gli impianti dentali, inseriti nella struttura ossea, vengono lasciati emergenti nel cavo orale.

La percentuale di riuscita degli interventi è uguale in entrambi i casi. Sarà il dentista implantologo a valutare la tecnica più adatta in base al tipo di impianto dentale, alla situazione clinica del paziente e alle sue richieste.

Talvolta l'osso disponibile è insufficiente per l’installazione degli impianti dentali. In questo caso si utilizzano tecniche avanzate di implantologia dentale per ottenere una maggiore quantità di osso, secondo le metodologie scelte dal dentista fra le quali vi sono:

  • • l’uso di membrane
  • • innesti ossei
  • • rialzo dei seni mascellari
  • • aumento di cresta
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Prima e dopo l' impianto

Eventuale insorgenza di problemi dovuti agli impianti dentali

Gli impianti dentali osteointegrati non sono soggetti a problemi di rigetto, comunque possono presentarsi dei fattori che in fase di guarigione impediscono la corretta integrazione dell’osso attorno all’impianto dentale.

In questo caso si potrebbe dover rimuovere l'impianto dentale non integrato.

Successivamente, nell'immediato o dopo alcuni mesi si può inserire un nuovo impianto dentale nella stessa zona.

In seguito all'applicazione della protesi, possono verificarsi problemi di tipo meccanico o di infezioni dell’impianto dentale, anche dopo la guarigione.

Per questo motivo è importante sottoporre la struttura protesica a controlli periodici e, contemporaneamente effettuare una buona igiene dentale che, oltre ad essere importante per la salute dei denti naturali, determina il successo e la durata di ogni impianto dentale.

Attraverso interventi di igiene coordinati con il dentista sarà possibile mantenere il proprio cavo orale in perfetta salute.

Studi clinici condotti sugli impianti dentali osteointegrati nel corso di oltre quarant'anni, hanno dimostrato la totale affidabilità di questa procedura, mostrando una percentuale bassissima di insuccessi.

Le soluzioni protesiche da adattare agli impianti dentali sono di vario tipo ed è il dentista che deve scegliere la soluzione ideale che risolva le problematiche specifiche del suo paziente.

Denti del giudizio: perché rimuoverli

Ultimi nelle arcate dentarie, i denti del giudizio sono detti anche "ottavi molari" o "terzi molari", e compaiono nella maggiore età oppure rimangono all'interno dell'osso senza svilupparsi mai; in ogni caso è possibile confermarne o meno la loro presenza attraverso un esame radiologico.

I denti del giudizio sono 4: due crescono nell'arcata mandibolare inferiore e due nell'arcata mascellare superiore.

Al giorno d'oggi gli odontoiatri consigliano di estrarre i denti del giudizio solo se strettamente necessario: se si posizionano correttamente nell'arcata e il tessuto gengivale è ben formato infatti, si tende a preservarli, in quanto possono risultare utili per la masticazione.

Tuttavia ci sono alcune condizioni nelle quali risulta inevitabile estrarre gli ottavi. Per esempio:

  • • quando non c'è sufficiente spazio per il loro sviluppo e la loro fuoriuscita potrebbe risultare molto difficoltosa;
  • • quando possono produrre infiammazioni o causare processi cariosi agli elementi dentari vicini;
  • • quando, in fase di sviluppo, i denti del giudizio assumono una scorretta inclinazione;
  • • quando i terzi molari causano l'insorgenza di tasche parodontali;
  • • quando ritenuti responsabili di disturbi odontoiatrici o affollamento dentale

L'estrazione è generalmente consigliata in età adolescenziale o quando c'è la possibilità di una fuoriuscita non corretta dei denti o la loro possibile inclusione in futuro.

Per quanto riguarda gli aspetti diagnostici inoltre, gli odontoiatri raccomandano di sottoporsi, oltre alle tradizionali ortopantomografie, anche la TAC-Dentascan, la quale consente di avere una visione tridimensionale degli elementi dentari e delle strutture a loro vicine.

Effettuato in anestesia locale, sedazione o anestesia generale, l'intervento può essere eseguito per estrarre un singolo elemento dentale per volta o entrambi i denti del giudizio dallo stesso lato.

Chirurgia pre-protesica

Presso lo studio della Dott.ssa Lapa si effettuano anche interventi di chirurgia pre-protesica. Quest'ultima è una branca della chirurgia orale comprendente tutte le procedure chirurgiche volte a eliminare lesioni o anomalie che interessano i tessuti duri e molli dei mascellari. Gli interventi in questione permettono di creare adeguate strutture di supporto per il successivo posizionamento di protesi mobili o fisse, assicurandone funzionalità ed estetica.